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I vetri a puntini e a strisce fanno parte di una piccola serie presentata all'Esposizione Universale di Parigi del 1937 ed esposta un anno dopo alla XXI Biennale di Venezia. Si trattava di un tip...
È la palla incandescente di vetro fuso, estratta dal forno con la canna metallica, per essere modellata e soffiata dal maestro. Il pisello è il primo embrione dell'oggetto in formazione. Deriva ...
Lavorazione a Lume - Lampworking
Consiste nello sciogliere la canna di vetro mediante fiamma a gas. Questa tecnica permette di creare forme dettagliate e precise. Veniva utilizzato dalle Conterie per realizzare le classiche perle ...
Piccoli frammenti di vetro sequestrato, generalmente colorato, utilizzato per la colorazione maculata. Ha ricevuto quel nome per la parte più spessa della farina di mais che è infatti l'effetto de...
Trave di ferro con due punte su un'estremità. Viene utilizzato dal "forcellante" per portare gli oggetti in vetro al forno di tempera.
È la parte finale inferiore del lampadario classico. È composto da due parti: da un lato l'estremità vera e propria ("finale") e dall'altro un piccolo elemento chiamato "fiocco" che viene fissato ...
Frammenti di ferro-ruggine che rimangono nel bicchiere e che derivano dalla "canna". Ovviamente sono da considerarsi difetti del vetro
(Fermacarte) fu inventato da Pietro Bigaglia nel 1845 e consiste in una massa di vetro trasparente con all'interno dei frammenti. La tecnica, oggi estremamente sofisticata, permette di essere estre...
Periodo di tempo durante il quale il vetro viene rimosso dal crogiolo. Indica un periodo di inattività del forno. Generalmente due volte l'anno, agosto e gennaio, si effettua la manutenzione dei f...
È un colore di un tono tra il blu e il verde, particolarmente utilizzato dai maestri vetrai durante il periodo rinascimentale.
Il bicchiere bollicine può essere considerato uno dei primi esempi dell'opera di Carlo Scarpa presso Venini . Alcuni esemplari di questa serie furono inseriti nel catalogo di vendita all'inizio d...
Tradotto dal veneto significa puro. È il nome che i vetrai muranesi danno quando il vetro viene sollevato direttamente dal crogiolo e lavorato tal quale senza decorazioni, sfumature o altri dettagli.
Questo processo mira a raggiungere risultati identici a quelli del processo acido , ma senza gli effetti negativi legati a quest'ultimo dovuti all'utilizzo di sostanze nocive. La sabbia o la pol...
Con questo termine si indicano due tipologie di vetro molto diverse. Cronologicamente il primo è quello realizzato da Ercole Barovier nel 1940, caratterizzato da un motivo "tartan" costituito da b...
Letteralmente "uomo della notte" . Il lavoro più delicato viene svolto durante la notte, una vera alchimia. I segreti della composizione della sabbia silicea, dell'allume (o sabbia di Soria) son...
Si tratta di un processo di lavorazione a freddo, quando il pezzo è finito e il pezzo del forno è completamente raffreddato anche all'interno. La mola fa parte degli utensili abrasivi che sono mez...
La serie laccati neri e rossi fu presentata per la prima volta alla XXII Biennale di Venezia (1940) e ottenne una grande risonanza da parte della stampa. Questa serie comprendeva vetro dai colori ...
I punti decorativi vengono applicati sul vetro caldo con sottilissime bacchette di vetro: la punta viene bruciata nella fiamma, poi appoggiata alla superficie per decorare. La ripetizione di quest...