Con questo termine si indicano due tipologie di vetro molto diverse.
Cronologicamente il primo è quello realizzato da Ercole Barovier nel 1940, caratterizzato da un motivo "tartan" costituito da bacchette piatte colorate, su un supporto trasparente incolore,
con applicazioni di tante foglie argentate. Undici anni dopo, il pittore
Dino Martens esponeva la seconda serie: vasi prodotti dalla vetreria
Aureliano Toso , dalle forme asimmetriche, caratterizzati da ricche colorazioni, ottenute con chiazze irregolari di paste vitrose dai colori vivaci (giallo, rosso, blu, nero, ecc.), avventurina, frammenti di bacchette
zanfirico e il caratteristico "fiore" (così lo chiamava l'artista), un cerchio formato da raggi di bacchette nere e
lattimo . Quest'ultima serie è sicuramente quella più conosciuta dal pubblico, quella che è progressivamente diventata con i "pezzati" di
Venini & C. uno dei simboli della vetreria muranese negli anni '50.
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