È quasi certo che i primi occhiali da sole siano stati realizzati a Murano.
Le prime lenti della storia risalgono al 1100.
Tra questi, un capitolo dello statuto dell'arte dei Cristalleri, in cui si stabiliva che i "roidi da ogli", come venivano chiamati i bicchieri dai veneziani, dovevano essere "fatti di puro cristallo".
Una precisazione che mirava a tutelare la produzione poiché non erano rare le truffe di chi spacciava semplici pezzi di vetro per vere lenti.
Un documento, datato 1284, fa risalire questo malcostume ad almeno trent'anni prima, testimoniando così che la nascita degli occhiali è antecedente alle lenti del frate pisano o del fiorentino Salvino Degli Armati.
Già prima del 1300 gli occhiali erano una vera e propria istituzione a Venezia. Erano chiamati "roidi da ogli" o "rodoli de vero per ogli per lezer" e non avevano le tempie.
Le lenti venivano legate con un filo di cuoio e appoggiate sul naso. Erano in grado di risolvere il presbiopicismo e, verso la fine del 1400, anche il miopismo.
Ma non furono mai utilizzati solo per necessità. Gli occhiali, infatti, divennero presto oggetti di moda e fin dall'inizio furono proposti in varie forme.
Erano di tendenza gli occhiali da parrucca e da cappello, le lenti inserite nei ventagli e quelle nel manico dei bastoni da passeggio.
Nel corso del 1700 furono aggiunti i templi. E le “lapides ad legendum”, cioè le lenti, divennero “lenti da sole”.
Gli occhiali da sole più famosi della Venezia del Settecento sono quelli che i collezionisti chiamano “alla Goldoni”.
Ne esistono solo 12 esemplari al mondo e hanno lenti rotonde verdi e parasole laterali in seta.
Inizialmente i maestri vetrai li chiamavano “occhiali da gondola” ed è certo che furono creati per filtrare i raggi del sole.
Madame Alfred Haymann inserisce una stampa di questi accessori alla moda nel suo libro Lunettes et Lorgnettes de Jadis, pubblicato da J. Leroy nel 1911.
La nobildonna francese specifica che si tratta di un bicchiere verde per una gondola o un bicchiere per una dama, utile a preservare la vista dal riverbero. Venezia, XVIII secolo.
Come l'oggetto da vista, anche l'attuale definizione “occhiali” ha radici antiche. Dai “roidi da ogli” e dai “rodoli de vero per ogli per lezer” della fine del 1200, si è passati ai moderni “occhiali” già come 1317.
Un documento commerciale di quell'anno, infatti, definisce “occhiali” gli oggetti per i quali veniva data licenza di vendita a un mercante veneziano.
Crediti a Metropolitano.it
Commenta
Nota che i commenti devono essere approvati prima di essere pubblicati.
Questo sito è protetto da hCaptcha e applica le Norme sulla privacy e i Termini di servizio di hCaptcha.