Attualmente residente a Milano, Michela Cattai si trasferisce a Venezia nel 1984 per frequentare Pittura all'Accademia di Belle Arti, sotto la guida del maestro Fabrizio Plessi.
Successivamente si iscrive al Biennio di Design, partecipando al corso “Vasi Comunicanti” tenuto da Ennio Chiggio, membro del Gruppo N di Padova, grazie al quale familiarizza con i concetti di semantica e semiotica del settore. del design italiano, concentrando il proprio studio sulla sostanza del vetro.
Durante questo periodo viene selezionata per partecipare ad una mostra collettiva presso il Museo del Vetro di Murano. Dal 1992 è direttrice artistica della Galleria Michela Cattai, nel cuore di Brera, a Milano, il cui programma si concentra sulla feconda produzione culturale italiana degli anni '50 e '70, con l'obiettivo di ricostruire un dialogo significativo tra le pratiche artistiche e progettazione.
Tra i nomi di spicco presenti in galleria, Giò Ponti, Ico Parisi, Franco Albini, Piero Fornasetti, FontanaArte, Venini, Ercole Barovier , solo per citarne alcuni.
Nell'aprile 2017 Michela è stata invitata a presentare la sua ricerca con una mostra alla Camera dei Deputati, nella Sala del Cenacolo, a Roma.
Inoltre, ha partecipato a diverse mostre personali e collettive (Miami/Design Basel, The Venice Glass Week, Chicago Expo, Fog Design + San Francisco Art, Eusart Bolzano, Nomad St. Moritz) dando luogo anche ad acquisizioni in musei, in Italia e all'estero.
Le sue opere sono infatti presenti nelle collezioni di importanti musei internazionali, dallo Stiftung Museum KunstPalast di Düsseldorf a quello europeo della DDB (Biblioteca Digitale Tedesca), dal Museo del Vetro di Murano alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia.
I suoi manufatti, tutti pezzi unici, fluttuano in un delicato equilibrio tra colore, forma e materia, tra arte, design e alto artigianato.
La formazione accademica di Michela e la curatela della sua galleria d'arte nel cuore di Brera, di cui è direttrice artistica dal 1992, le hanno permesso di entrare in contatto con artisti, designer e lavorazioni che hanno contribuito ad arricchire la sua passione per il vetro e le sue sperimentazioni materiche e cromatiche, creando un background importante per la sua produzione artistica.
Nei suoi preziosi occhiali è molto sentito il riferimento a maestri come Carlo Scarpa (nella tecnica del "battuto") e Paolo Venini (in quella dell'"inciso"), così come sono molto sentite le affinità elettive con altri grandi designer che la la galleria rappresenta. Il suo lavoro si inserisce perfettamente nell'omaggio che Milano rende al design e all'arte in questi giorni di grande fermento creativo.
Crediti
https://www.jamesmagazine.it/art/michela-cattai-ve...
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