François Décorchemont proviene da una famiglia di artisti: suo padre, Louis-Émile Décorchemont (1851-1921), nato a Saint-Pierre d'Autils, era uno scultore.
Dopo aver studiato alla Scuola Nazionale delle Arti Decorative di Parigi, realizzò numerosi oggetti in pasta di vetro che lo resero famoso.
La tecnica della pasta di vetro è stata sviluppata alla fine del XIX secolo.
Nei primi anni del Novecento si dedicò alla tecnica della pasta vitrea pregiata, successivamente ampliò la sua ricerca verso oggetti di maggiore spessore, ottenendo colori diafani di grande fascino.
Successivamente si affermò come maestro vetraio.
Ha inventato un nuovo materiale, la pasta di cristallo.
Era molto religioso e frequentava la chiesa del suo villaggio, che aveva vetrate rinascimentali. François ebbe l'idea di applicare la sua tecnica all'arte delle vetrate negli anni '30.
Aveva un carattere molto discreto e poco comunicativo, manteneva segrete le sue scoperte e le sue tecniche. Pittore, ceramista, vetraio, ha realizzato tutte le sue opere, disegnando, modellando, rifinendo.
Il suo lavoro è caratterizzato da un design pulito, linee semplici e dalla brillantezza, trasparenza e luminosità dei colori. Le sue creazioni non hanno valore funzionale ma solo valore estetico a causa della loro fragilità e del loro costo di produzione.
Ha curato le sue opere in piccole serie, prestando particolare attenzione all'estetica a scapito della funzionalità.
François Décorchemont è il nonno dei vetrai Antoine, Juliette e Étienne Leperlier.
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