La tecnica del vetro soffiato risale al II secolo a.C.
Precedentemente, per ottenere dei contenitori, si avvolgeva un filo di vetro incandescente attorno ad un'anima friabile terrosa, levigando e compattando il filo, si decorava e rifiniva l'oggetto per poi, asportare l'anima friabile dall'interno.
Questa tecnica artistica si basa sull'energia di cui sono capaci i polmoni umani.
Uno strumento essenziale per soffiare il vetro è la canna da soffio .
Il vetro incandescente viene prelevato direttamente dal crogiolo con la canna da soffio e soffiato a bocca.
I pezzi più pregiati sono modellati con la tecnica della mano volante .
Poi, grazie a questa tecnica, nel tempo i maestri si dedicarono ad una ricerca più approfondita sugli stampi e sul loro utilizzo.
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