Walter Furlan è nato nel 1931 a Chioggia, una piccola cittadina nella parte meridionale della laguna di Venezia.
Giovanissimo va a lavorare nella vetreria VAMSA , dove
fu apprendista di Romano Tosi, maestro artigiano, meglio conosciuto come "Mamaracio". Al termine della Seconda Guerra Mondiale, 1940-1945 Furlan va a lavorare nella vetreria di Gino Cenedese dove coadiuva Alfredo Barbini e tutti i vecchi artigiani della ex VAMSA , tra cui "Mamaracio" e Gino Forte detto "Petà" .
Presso la vetreria Gino Cenedese, Furlan apprende la tecnica di scolpire il vetro “ a massello ”, che sarà poi il suo metodo preferito.
Dopo aver lavorato sulla produzione di candelabri veneziani, Furlan raggiunge Albino Carrara (anche lui della fabbrica VAMSA ) presso la Ferro & Lazzarini, dove lavora il Maestro Ineo Fuga, specialista nella realizzazione di candelabri veneziani antichi. Walter Furlan impara da lui come realizzare quasi tutti i modelli dei famosi candelabri veneziani. Successivamente Furlan succede a Ineo Fuga nel reparto candelabri delle vetrerie Ferro e Lazzarini.
Divenuto mastro artigiano ancora giovane, Furlan ha contatti con artisti e incontra Fulvio Bianconi .
Presso la Ferro & Lazzarini, Furlan inizia a collaborare con il professor Ezio Rizzetto, e dalla loro reciproca intesa nascono opere artistiche che verranno esposte nelle prime mostre alla Bevilacqua La Masa. Il Maestro Furlan ha l'opportunità di partecipare ad altre mostre con opere di propria creazione, ottenendo il riconoscimento come Designer.
Nel 1963 espone alla Mostra del Vetro di Murano, organizzata dall'Istituto Veneto per il Lavoro: partecipa anche alla Mostra dell'Artigianato a Reggio Calabria.
Agli inizi degli anni '70 Furlan entra a far parte della vetreria Seguso Vetri d'Arte, sotto la guida del Maestro Angelo Seguso e del Designer Mario Pinsoni, e apprende le tecniche del vetro "sommerso" e delle forme stilizzate, tipiche dei disegni del professor Favio Poli che lavora allora per la Seguso Vetri d'Arte, divenendone il più affidabile interprete. Nel 1977 partecipa al "primo corso per artisti" organizzato dalla Scuola Internazionale del Vetro, e in questa occasione realizza opere degli artisti Horst Sobota, Renzo Margonari, e Ghibbe dando prova della sua grande capacità di interpretare il disegno artistico.
Successivamente il Maestro Furlan partecipa al Premio Murano, manifestazione organizzata dall'Associazione Abate Zanetti; in questa occasione esegue opere per Verdiano Marzi, Andrea Pagnacco, Marconi e Laura Santoro. Più recentemente ha eseguito opere per Lindstrom, Alinari, Barattini, Wagner e Jef Van Reniaout.
Attualmente la maggior parte del suo lavoro si ispira all'affascinante progresso artistico dell'opera di Picasso, esprimendo nelle sue sculture in vetro tutta l'esperienza acquisita durante i periodi di lavoro con i maestri del passato.
Walter è morto nel 2018.
Le opere di Walter Furlan si trovano nei migliori showroom specializzati nella vendita di sculture in vetro.
crediti: http://www.effe-vetreria-artistica.it
Ecco il necrologio pubblicato sul quotidiano veneziano "LA Nuova":
MURANO. È mancato a 86 anni il Picasso dei vetrai, il maestro Walter Furlan. Infatti, era stato soprannominato nell'ambiente, per la sua grande capacità di lavorare la materia prima famosa sull'isola, ispirandosi ad artisti famosi come Picasso e Mirò.
I colori vivaci erano il suo tratto distintivo, quel gioco intenso tra rossi e gialli che rendeva le sue opere in vetro massiccio uniche e accattivanti. Venerdì scorso la sua morte lo ha travolto nel suo letto all'Ospedale Civile di Venezia, e oggi alle 11 gli verrà dato l'ultimo saluto nella chiesa di San Pietro Martire a Murano.
Walter Furlan aveva scoperto il vetro quando aveva solo 12 anni, nel lontano 1943, dopo la morte in guerra del padre. Doveva mantenere la famiglia composta da sua madre e suo fratello minore.
Conosce così l'antica arte del vetro, la sua lavorazione e quella storia millenaria tramandata di generazione in generazione, di fornace in fornace, e che è arrivata fino ai giorni nostri evolvendosi ma nascondendo sempre quell'antico mistero e la bellezza del vero opere artistiche. Il Maestro Furlan ha lavorato in molte fornaci muranesi, su tutte si ricorda Seguso Vetri D'Arte, che lo accolse e al quale anche lui seppe dare un prezioso impulso.
Poi ha fondato l'azienda di famiglia, Effe Vetreria Artistica con sede in Fondamenta Navagero, e che oggi vedrà il figlio Mario proseguire su quella strada da lui tracciata.
Walter Furlan era famoso per i suoi omaggi ai grandi pittori e scultori dei decenni passati, ma anche lui sapeva improvvisare come tutti i grandi maestri vetrai muranesi.
Studiò a lungo i suoi disegni, li perfezionò e poi diede loro vita con i colori che lo hanno reso famoso. Ma era famoso anche per i suoi presepi, uno dei quali è conservato in Vaticano.
La Sacra Famiglia gli era sempre stata molto amata. "Dare vita alla massa vetrosa, questo era il suo obiettivo ogni giorno", racconta la figlia Doriana. «Ha lavorato fino a due anni fa, spesso anche insieme a scultori e pittori. Sapeva ricreare con il vetro ciò che proponevano con altri materiali e tecniche. È stato uno dei grandi di Murano, ha senza dubbio lasciato un segno tangibile con la sua creatività e passione per il lavoro che faceva e che amava».
Oltre ai figli Doriana e Mario, il Maestro Furlan lascia anche la moglie Ivana che, fino all'ultimo, lo ha accudito nel suo letto d'ospedale.
Simone Bianchi
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