Il vetro rigato e tessuto può essere considerato l'originale interpretazione di Carlo Scarpa del vetro a canne (cioè vetro filigranato) ed è costituito da canne di vetro policrome. Esposta alla Biennale di Venezia nel 1938, la serie Rigati fu la prima serie in vetro a canne e comprendeva piatti e ciotole con sottili canne giunte a freddo di colori alternati (ovvero verde scuro e nero).
Le aste sono state successivamente unite a caldo e modellate nel disegno desiderato utilizzando stampi aperti o strumenti di lavorazione del vetro. Nel 1940 Scarpa presenta la nuova serie di vetri tessuto. A differenza del vetro rigato, il vetro tessuto era soffiato, non iridato, e presentava colori vivaci. Per ridurre i tempi di lavorazione venivano preventivamente preparati mazzetti di bacchette dai colori alternati. Una volta unito a caldo, il vetraio arrotolava il “tessuto” fino a formare un oggetto cilindrico e lo modellava utilizzando una canna da soffio. Il vetro tessuto doppio è una rara variante ottenuta soffiando la canna di vetro in altra canna di vetro di diverso colore, e non fu mai prodotta in larga scala a causa degli elevati costi di produzione. Lo spessore tipico del tessuto di vetro sommerso è dovuto all'immersione della canna di vetro nel vetro trasparente non colorato.
Crediti: Lestanzedelvetro
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